GLI SMARTPHONE STANNO DIVENTANDO TUTTI UGUALI?

La moda dei produttori degli smartphone quest’anno a differenza dei precedenti ha copiato spudoratamente e senza veli il modello di telefono che Apple ha lanciato sul finire del 2017: iPhone X e il notch, quella “tacca in alto che contiene sensori e fotocamera, unico punto nero in un display altrimenti completamente privo di bordi. Il risultato? Forse nessun telefono ha più una sua personalità.

Si chiama Notch

In realtà, che lo abbia introdotto Apple con iPhone X non corrisponde esattamente al vero. O meglio, l’azienda di Cupertino lo ha introdotto “alla sua maniera” con le proverbiali corna che tanto hanno fatto discutere e che tanto sono state criticate e apprezzate. Ma il primo produttore – in realtà azienda sperimentale – ad introdurre quello che oggi conosciamo come notch (che in italiano vuol dire Tacca)è stato, sempre nel 2017, Essential Phone, che però aveva una “tacca” molto più ridotta, comprendente unicamente la fotocamera anteriore, per ché l’obiettivo era un dispositivo full display, senza bordi.

L’obiettivo del borderless attanaglia i produttori da diversi anni, ed è sempre stata una gara a chi arriva prima: infatti, nel corso del tempo si è cercato sempre di più di assottigliare i bordi degli smartphone, soprattutto ai lati, in modo da permettere al consumatore un’esperienza più piacevole, anche per produrre dispositivi con un display più grande in dimensioni comunque compatte o ridotte. Unici controcorrente – fino ad appunto il 2017 – sono stati Apple (che fino ad iPhone X ha mantenuto invariato il design dei suoi iPhone) e Sony, che aveva dei prodotti davvero molto iconici e distinguibili dal resto della enorme gamma presente sul mercato (ma dalla serie XZ2 del 2017 anche il produttore giapponese si è allineato agli altri, non introducendo, però, la tacca).

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Tuttavia, questo 2018 è stato forse l’anno dei limiti superati: se comunque specialmente i produttori orientali – pensiamo a Huawei, Honor, Xiaomi – hanno sempre cercato di imitare il design degli iPhone e anche la grafica del sistema operativo con pesanti personalizzazioni di Android, è vero che l’anno che sta per finire ha visto una copia spudorata, da parte praticamente della maggior parte dei produttori (esclusi Samsung, Sony e in parte anche LG) che non solo hanno introdotto il Notch, ma hanno copiato il design di iPhone X in tutto e per tutto, producendo i loro devices anche con la tipica disposizione della doppia fotocamera “a semaforo” (così almeno è stata definita) portata da Cupertino sull’iPhone del decennale.

Meno personalità

I più famosi esempi sono la serie Zenfone 5 di ASUS e tutti i vari dispositivi cinesi: praticamente tutti gli ultimi Xiaomi (Mi A2, Mi A2 Lite, Redmi 8, Redmi Note 6 eccetera), meno Honor – che mantiene, fortunatamente, un design piuttosto personale, introducendo solamente il notch – e anche Huawei, che con la nuova gamma top di P20 Lite, P20 e P20 pro ha, sì, cercato di differenziarsi, ma insomma osservando tutti e tre i dispositivi (ma anche telefoni di fascia più bassa) il riferimento all’azienda americana è particolarmente evidente. Ciò che cambia sono, al massimo, i colori, la collaborazione con Leica nelle fotocamere di P20 e P20 pro, e il fatto che il terminale più potente di fotocamere ne abbia addirittura 3.

Fuori dal coro, come detto, sono Samsung e Sony, ma questo non necessariamente è un bene. L’azienda sudcoreana infatti non ha portato innovazione, proponendo un Galaxy S9 che è esteticamente identico se non per qualche dettaglio a Galaxy S8; Sony, con XZ3 porta forse il display meglio definito – forte della tecnologia delle sue TV Bravia – ma perde molta personalità, non proponendo più il comodissimo sblocco laterale. Un vero peccato.

Ma cosa significa questo discorso? Sicuramente, che a livello estetico oggi uno smartphone vale l’altro, in quanto da spenti e posti frontalmente sono praticamente irriconoscibili. Pochi sono quelli che si possono davvero riconoscere: iPhone 8, “anacronistico” se vogliamo ma ultimo della serie di Apple a portare dimensioni piuttosto ridotte e il design che si porta dietro da iPhone 6; e i Blackberry, che hanno un sapore vintage con la loro tastiera fisica ma che si sa che sono e resteranno un prodotto di nicchia: del resto sono dispositivi grandi per la tastiera, ma il display ha una forma a 4:3 che oggi è decisamente scomoda.

Metterci del proprio

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