Curreri ricorda Glenn Frey, chitarrista degli Eagles scomparso all’età di 67 anni

Il leader degli Stadio omaggia il chitarrista scomparso con frasi di ammirazione e racconta qualche aneddoto. Grande interprete della musica rock, e noto soprattutto per essere stato uno dei membri fondatori del gruppo musicale country rock degli Eagles, Glenn Frey è scomparso il 18 gennaio all’età di 67 anni, dopo una vita trascorsa prima come polistrumentista della band, poi come solista per celebri singoli come "Take It Easy", "Peaceful Easy Feeling", "Tequila Sunrise", "Already Gone", "Lyin' Eyes", "New Kid in Town" e "Heartache Tonight".

Frey è scomparso in seguito alle complicazioni di una artrite reumatoide e di una polmonite, che lo hanno portato alla morte. Frey si separò dagli Eagles nel 1980, e la sua carriera da solista fu inarrestabile. A ricordare il mito è Gaetano Curreri, leader del gruppo musicale gli Stadio, di cui è anche il compositore. L’artista esprime un grande sentimento di ammirazione per Glenn Frey, tanto che parafrasa il titolo del primo successo del suo gruppo” Chiedi chi erano i Beatles” con questa frase: ”Bisognerebbe ricantarla la nostra canzone per dire: chiedi chi erano gli Eagles”.

Una frase che detta da Curreri assume grande importanza. L’artista ha alle spalle una carriera di successi: è stato autore di molte canzoni famose di artisti come Pravo, Noemi, Vasco Rossi, ma la sua ammirazione per gli Eagles non si è mai sopita. Addirittura, l’artista ha confessato di essersi recato con Vasco Rossi, durante la registrazione di alcuni pezzi a Los Angeles, all’Hotel California, un alberghetto dove c’è pure la copertina del disco degli Eagles: è stato un modo per rendere omaggio ad una Los Angeles tanto decantata dal gruppo nella famosa canzone "Hotel California".

Ecco una delle dichiarazioni fatte da Curreri: “Anche se l’anima di Vasco è più rock e avvicinabile agli Stones, molte delle progressioni armoniche che gli ho proposto solo con il pianoforte sono vicine allo stile di Desperado degli Eagles: ti aspetti una storia d’amore, poi Vasco ti sorprende con temi universali di pezzi come Quante volte e Un senso”. Gli Stadio quest’anno saranno a Sanremo con il brano “un giorno mi dirai” e Curreri, durante una una pausa per le prove in preparazione del Festival, ha affermato che dopo i Fab Four, gruppo famoso perché canta le canzoni dei Beatles, per lui vengono gli Eagles.

Curreri dice di essersi ispirato ai due gruppi musicali per le sue composizioni, con qualche influenza anche dei Genesis, di cui ha apprezzato la vocalità di Gabriel e Collins, gli artisti che sente più vicini a lui. La passione per gli Eagles nasce per Curreri già negli anni ’70, quando il gruppo era ancora agli esordi. Il loro modo di costruire le melodie ha affascinato da subito Curreri: l’artista ricorda in maniera vivida una versione di Desperado cantata da Massimo Riva, anche lui fan della band californiana.

Già all’epoca lo stile degli Eagles, che univa romanticismo e musica country, rendeva unico ogni loro pezzo. Infatti, per Curreri, brani come Hotel California e Desperado, sono canzoni indimenticabili e paragonabili a quelle di grandi artisti come i Beatles e i Rolling Stones, miti che nessuno dimenticherà nel panorama musicale internazionale.
I CD degli Eagles sono editi in Italia da Elektra che ne detiene il diritto d'autore.



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Glenn Frey
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