Il contratto di convivenza: di cosa si tratta?

In questi giorni, l’attenzione dei mass media è focalizzata su una tematica sempre attuale e scottante, quella legata al contratto di convivenza. Di cosa tratta? E’ davvero un passo avanti? Vediamone più da vicino alcuni aspetti davvero importanti. A partire dal 2 dicembre 2013, i notai, in quanto ufficiali pubblici, potranno redigere questa tipologia di contratto, disciplinando contrattualmente diversi aspetti patrimoniali. La legislazione italiana non riconosce alcuni diritti a quelle coppie che decidono di non contrarre matrimonio.

Il contratto di convivenza può essere stipulato, alla presenza del notaio, tra due persone che convivono ma non possono sposarsi per i più svariati motivi ( perché omosessuali, perché già sposati o perché decidono semplicemente di voler convivere). Esso è personalizzato, cucito perfettamente addosso alla persona e al caso che vi si presenta.

Ogni coppia ha esigenze proprie e che la rendono diversa da altre. Ecco la ragione di quanto affermato prima. Saranno regolamentati diversi aspetti: abitazione ( affitto o proprietà), contribuzione alla vita domestica, proprietà dei beni oppure l’assistenza in caso di malattia. Sarà possibile, inoltre, tutelare pienamente, la parte più debole all’interno della coppia. Il contratto di convivenza è, pertanto, un accordo, ovvero un atto scritto, con cui la coppia disciplina le regole della propria convivenza.

Tale accordo può risultare utile per regolamentare le conseguenze derivanti dalla cessazione del rapporto ( per morte di uno dei conviventi, per problematiche interne, etc) per scongiurare il rischio di problematiche che possono insorgere alla fine della convivenza. In virtù di un progressivo aumento delle famiglie di fatto, come espresso da alcune indagini statistiche, soprattutto negli anni compresi dal 2007 ad oggi, tale iniziativa è nata per rispondere all’ esigenza di tutelarne i diritti.

Anche se non si possono prevedere soluzioni predefinite, il contratto di convivenza rispetterà in pieno le esigenze della coppia. Infine, non è previsto un costo fisso: esso è variabile e rispetterà le richieste degli interessati.



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contratto di convivenza
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