Cosa č veramente una smart city?

Se chiedessi a qualche conoscente in questo momento se sa cos’è una Smart City e incontrassi qualcuno abbastanza informato, probabilmente mi direbbe che si tratta di una città incentrata sul risparmio ecologico e su case a basso consumo.

Però magari potrei incontrare qualcun altro meno sensibile ai temi verdi che mi direbbe che una Smart City è una città incentrata sulle nuove tecnologie o forse chi mi dirà che una Smart City è una città a misura d’uomo in cui gli spostamenti sono rapidi grazie ad una progettazione urbanistica intelligente.

In ogni caso tutti e tre avrebbero ragione e nessuno dei tre avrebbe dato una definizione esatta. Una Smart City infatti dovrebbe avere queste ed altre caratteristiche. In un incontro tematico organizzato dalla società Marchingenio Workshop, una società di servizi e consulenza nel campo dell’architettura e design ecosostenibili, si è provato a dare un senso alla definizione di Smart City come città in cui ogni risorsa viene ottimizzata al massimo ed ogni spreco ridotto al minimo.

Da questa definizione molto fluida si può partire alla volta di mille speculazioni e soprattutto mille progetti. Non c’è un modo unico per una città di essere Smart: ognuna deve tenere in conto della propria conformazione, della posizione geografica, del clima, della cultura di chi ci vive, per studiare al meglio il modo migliore in cui sfruttare le risorse, ottimizzando le principali caratteristiche positive e trovando rimedio ai problemi.

Il senso di una Smart City, cioè delle città del futuro, acquista una interpretazione molteplice che può essere applicata in molti modi. Si può essere smart solo sotto un aspetto o sotto tutti ed ogni città ha il suo modo di essere intelligente ed il suo cammino da seguire verso l’ottimizzazione. Le Smart City sono molto di più che un ideale alla moda, qualcosa di cui parlare nelle riviste di design e di architettura: si tratta di una necessità per il nostro mondo.

Sul nostro pianeta gli abitanti delle grandi aree urbane superano quelli delle aree rurali, e la tendenza continua a crescere: in poco tempo quasi tutti gli abitanti della terre affolleranno enormi megalopoli e sarà allora veramente necessario ottimizzare spostamenti, trasporti, strutture sanitarie, nettezza urbana, approvvigionamento di acqua ed alimenti ed ovviamente consumi e produzione di energia, per evitare disastri ecologici e tensioni sociali. Avere città intelligenti è necessario forse per avere persone più intelligenti, più pronte a valorizzare al meglio molte cose che oggi diamo per scontato.

Oggigiorno, i principali progetti di città intelligente si concentrano sopratutto sul bisogno di ridurre il proprio impatto sull’ambiente con la costruzione di case in classe energetica A+, riducendo i consumi energetici e le emissioni, ma ci sono tantissimi modi per ottenere questo: dal green building al wi-fi per ridurre gli spostamenti inutili, dai pannelli solari ad immense aree verdi… Una cosa è certa: il detto latino “mente sana in corpo sano” va aggiornato con “uomo intelligente in città intelligente”!



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