Prestiti personali per cattivi pagatori

 

Anche i cattivi pagatori possono richiedere dei prestiti personali, nonostante ciò che si crede. Ma ciò è fattibile solo se i dipendenti sono a tempo indeterminati o pensionati in quanto – in questi casi – anche la firma di un garante con un ottimo merito creditizio non basterebbe a superare le segnalazioni presenti nelle banche dati.

Chi ha delle segnalazioni per ritardato pagamento per un prestito personale oppure per un finanziamento avrà delle grosse difficoltà ad ottenere un prestito, in quanto il rating assegnato dopo il censimento nelle banche dati (come, ad esempio crif, experian e ctc) da parte delle finanziarie sarà negativo. La soluzione – in questi casi -  la cessione del quinto dello stipendio, oppure la delega di pagamento, prestito dedicato unicamente ai dipendenti e previa autorizzazione dalla società finanziaria.

I prestiti ai cattivi pagatori erogati mediante cessione del quinto si basano sul principio del rimborso diretto dalla busta paga o sulla pensione, mediante l’addebito di una cifra massima pari ad un quinto del totale. L’importo della rata, infatti, non può superare il 20% del reddito percepito, al netto delle trattenute, dato che può essere rilevato direttamente dal certificato dello stipendio oppure dal certificato delle quote cedibili, generalmente rilasciato dall’INPS.

Tra i vantaggi di questi prestiti si ha la possibilità di richiedere ammortamenti fino a 10 anni, in modo da poter rimborsare mensilmente delle rate comode.

Fonte http://www.ioprestitionline.it/cattivi-pagatori/


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