L’approvazione del decreto sul Green pass, ovvero il documento sanitario che certifica l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid-19 per accedere ad una serie di servizi tra i quali ristoranti, cinema, fiere, eventi e congressi ha suscitato una valanga di polemiche che colpiscono anche il mondo degli eventi aziendali.
Ma c’è un modo per arginare la discrepanza tra chi è pro e chi è contro la vaccinazione di massa per poter partecipare ad un evento di team building aziendale? La risposta è l’Outdoor Team Building di Made In Team, un insieme di attività di team building aziendale che si svolgono all’aria aperta.
È ormai consolidato il concetto che, soprattutto nella buona stagione, si è al riparo dal rischio di contagio organizzando attività esperienziali di team building all’aperto, a contatto con l’ambiente e con la natura, in luoghi lontani fisicamente e concettualmente dalla realtà aziendale. In questi contesti, infatti, i partecipanti sono chiamati a mettersi in gioco, ad uscire dalla loro “comfort zone”, dagli schemi consueti in cui si trovano ad agire. Si incentiva quindi il team o l’individuo a relazionarsi in un contesto differente da quello del luogo di lavoro, affrontando sfide in grado di sviluppare capacità e dinamiche inattese, superando gli usuali comportamenti e le abitudini che spesso nascondono doti e attitudini inutilizzate.
Un esempio di attività outdoor è sicuramente il Soft Outdoor, attività in cui vengono svolti una serie di giochi – o meglio esercizi - di team building che incentivano la componente cognitiva, emotiva e fisica, velocizzando i processi di apprendimento che vengono ancorati a esperienze evocative attraverso l’effettiva sperimentazione della efficacia o non efficacia di alcuni comportamenti individuali e collettivi in situazioni reali.
Gli stimoli a cui sono sottoposti i partecipanti ad un attività di team building Soft Outdoor e la presenza dei team trainer pronti ad intervenire in caso il team dovesse andare in “stress da prestazione”, incoraggia la capacità di autoapprendimento del gruppo consentendo ai partecipanti di sviluppare nuovi modelli di comportamento e di azione che possono essere trasferiti in azienda durante un eventuale debriefing finale autogestito o condotto da formatori (psicologi del lavoro) che osservano i comportamenti tenuti dai singoli e dal team durante le attività esperienziali. L’intervento formativo finale può essere modulato a seconda del risvolto che si vuole dare all’attività, se più incentivante e di divertimento, o maggiormente formativo.
Il debriefing finale stimola il collegamento fra quanto avvenuto e la realtà organizzativa del gruppo nella quotidianità lavorativa, con delle riflessioni che possano favorire migliori performance del team una volta rientrato nel normale contesto di lavoro.
In conclusione la possibilità di incontrare i colleghi all’aria aperta e lavorare insieme su progetti diversi da quelli abituali, permetterà di potenziare le soft skills fondamentali per il team working e sviluppare competenze e comportamenti fondamentali per l’incremento dell’efficacia del team. È possibile consultare le nostre attività di Outdoor Team Building sul nostro sito www.madeinteam.it oppure contattandoci al numero verde 800.984.765.
Contenuti correlati... |