Le stampanti inkjet sono, per tutta una serie di ragioni, la soluzione più adatta ad uso familiare ma presentano l’inconveniente dell’alto costo delle ricariche (sebbene inferiore a quello dei toner per le laser). Fortunatmente per noi consumatori, sul mercato esistono molteplici soluzioni che permettono di ridurre drasticamente la spesa.
Le cartucce compatibili rappresentano la soluzione più diffusa. Si tratta di serbatoi prodotti da aziende diverse da quelle ufficiali (Hp, Canon, ecc.), spesso anche molto grandi, che sviluppano soluzioni specifiche per ogni marchio e che si adattano a più modelli. La qualità di stampa varia a seconda della fattura del prodotto e, in molti casi, è molto simile a quella delle originali. Il principale inconveniente risiede nel fatto che soprattutto i dispositivi di nuova generazione non sono in grado di riconoscerle, impedendone il corretto funzionamento.
Le cartucce rigenerate sono la soluzione più virtuosa ed ecocompatibile. Sono cartucce originali che, terminato l’inchiostro, vengono ricaricate e rimesse in circolo a un prezzo inferiore a quello delle versioni brand. Il ciclo di rigenerazione inizia con la raccolta dei vuoti, segue la riparazione delle componenti danneggiate e la sostituzione di quelle monouso, quindi viene inserito nuovo inchiostro (dello stesso colore della versione nativa) e infine le cartucce sono messe nuovamente in commercio.
La qualità della stampa è del tutto equiparabile a quella dei serbatoi originali. Da non trascurare il fatto che le rigenerate sono anche soluzioni rispettose dell’ambiente e permettono di allungare il ciclo di vita di materiali particolari e di difficile smaltimento come le cartucce consegnandole a nuova vita con soddisfazione per gli utenti, in modo diretto, e della comunità tutta, in maniera indiretta.
Un’ultima soluzione è quella della ricarica fai da te, una possibilità perfetta per abbattere i costi, a fronte di un po’ d’impegno da parte del consumatore. Occorre acquistare il kit specifico per la propria stampante, verificare le indicazioni specifiche sul proprio modello di stampa, quindi procedere con l’inserimento dell’inchiostro nel serbatoio attraverso una siringa, un ago e un paio di guanti in lattice.
Il consiglio è di utilizzare panni vecchi o carta per evitare di sporcare la scrivania o il tavolo di lavoro. La qualità della stampa in questo caso, se la procedura è eseguita correttamente, sarà ai livelli della cartuccia originale. Anche il kit di inchiostro si configura come una alternativa eco friendly, poiché permette alla cartuccia di non trasformarsi in rifiuto.
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