Lancia il grido d'allarme Legambiente che presenta un dossier, MalAria, circa lo stato d'inquinamento dell'aria delle città italiane. Il quadro che ne viene fuori infatti non è dei migliori anzi, si sta seguendo un costante trend di peggioramento che sta rendendo sempre peggiore la qualità della vita nel bel paese. Negli ultimi anni infatti la situazione è andata via via sempre peggiorando, con gli sforamenti dello smog e le emissioni che puntualmente si verificano ogni giorno.
Il problema di fondo è che si interviene solo quando la situazione diventa critica, con blocchi alla circolazione o le targhe alterne, mentre di opere di prevenzione del fenomeno ne vengono fatte poche. Fatto sta che l'aria che respiriamo diventa sempre più inquinata, con gravi danni all'uomo e all'ambiente. Le onoranze funebri a Roma così come in altre città italiane devono lavorare sempre di più a causa dell'aumento delle polveri sottili nell'aria, ma anche l'ambiente ne risente. Basti guardare a questo inverno dove è mancata la neve e la pioggia, con temperature ben al di sopra delle medie stagionali che vanno a fare il paio con quelle registrate lo scorso anno che è stato il più caldo da quando esistono i sistemi di rilevazione.
I dati pubblicati da Legambiente parlano chiaro: in Italia più de la metà dei capoluoghi sfora costantemente i limiti consentiti di Pm10. L'assenza delle piogge e del freddo sicuramente aumentano questa problematica ma si tratta di un circolo vizioso, dove non si capisce quale sia la causa e quale la conseguenza. Fatto sta che sulle 90 città monitorate ben 48 hanno superato il limite dei 35 giorni di sforamento. Maglia nera è per Frosinone che ha superato i limiti per 115 giorni, quasi uno su tre durante l'anno, seguito poi da Pavia e Vicenza con rispettivamente 114 e 110 giorni a testa.
Male anche le grandi città con Milano a quota 101, Torino a 99, Napoli 75 e Roma con 65 giorni di sforamento. Oltre ai dati Legambiente poi lancia anche proposte, sottolineando poi l'inutilità delle misure tampone adottate dai vari Comuni per combattere il fenomeno visto che è una situazione che va avanti da anni. I rimedi per l'associazione sono sicuramente quello di ridurre l'uso delle auto, incentivando i cittadini a scegliere i mezzi pubblici o i treni, limiti alle macchine a diesel, ma soprattutto pene più severe per chi inquina.
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