AMARO LUCANO, TRADIZIONI E SAPORI

I prodotti gastronomici e i vini più di ogni altra cosa sono portatori e indicatori delle tradizioni e della cultura di una popolazione. Attraverso l’assaggio, specie del vino, si capiscono le caratteristiche di una determinata regione, specie se poi si indaga e si va a scoprire la storia di quel vino in particolare, cosa lo differenzia dagli altri e in cosa quella regione si è focalizzata per creare il suo vino. L’amaro Lucano in edizione speciale su www.tannico.it -  nasconde tra i suoi sapori una storia centenaria, che vale la pena raccontare e sapere!

Basilicata: una terra tutta da scoprire

Lucano era un poeta e scrittore romano, il cui nome è in realtà dovuto alla sua terra di provenienza: la Lucania, regione al Sud della penisola italiana che corrisponde più o meno a quella che oggi è la Basilicata. La presenza di una personalità così di spicco nell’epoca imperiale della romanità dovrebbe farvi capire che questa regione, che in pochi ancora conoscono perché “schiacciata” dalle più gettonate Puglia e Calabria, ha molto da offrire, una storia eccezionale fatta di talento, tradizione e eccellenze nel vino e nella gastronomia.

Proprio in Lucania, nel 1894, in un piccolo paese dal nome buffo di Pasticci, in provincia della meravigliosa Matera, Pasquale Vena diede vita all’Amaro Lucano tramite una ricetta che ancora oggi ha molti segreti. L’Amaro Lucano non ci mise molto ad essere poi esportato – o meglio, diffuso – anche nel resto dell’Italia e Vena – proprietario del biscottificio Vena – ottenne vari premi, tra cui quello di divenire fornitore ufficiale dei Savoia.

L’attività conobbe un’interruzione anche piuttosto drastica durante il secondo conflitto mondiale a causa della scarsità di materie prime ma, fortunatamente, l’Amaro Lucano non venne dimenticato, continuando ad essere apprezzato. E per questo a partire dagli anni Cinquanta i due figli di Pasquale Vena, Giuseppe e Leonardo, trasformarono il piccolo laboratorio in un’industria, che fece letteralmente impennare la produzione al punto che nel ’61 si raggiunse l’impressionante cifra di tremila bottiglie di Amaro Lucano all’anno. Inoltre, per ottimizzare la produzione, lo stabilimento fu trasferito nel 1965 dal nucleo originale di Pasticci, in collina, più in pianura, a Pasticci Scalo: scelta eccezionale, in quanto quello stesso anno si produssero 117mila litri.

Le vendite, quindi, non cessarono minimamente ma anzi continuarono a salire, forti anche della buona strategia dei Vena nell’operare grandi promozioni marketing che aumentarono il prestigio e la notorietà del liquore Amaro Lucano, che da quel momento superò anche i confini nazionali divenendo conosciuto e apprezzato, ben presto, in tutto il mondo.

 

amaro lucano

 

Come viene prodotto l’Amaro Lucano

La crescita dell’Amaro Lucano non si è minimamente fermata, e anche oggi nonostante le difficoltà continua a crescere, senza mai perdere l’obiettivo di mantenere alta la qualità conquistando sempre più mercati. Ma qual è il segreto della produzione e della bontà di questo liquore? All’inizio si è detto che ancora è tutto in mano ai proprietari, ma qualcosa si può sapere:

  • Selezione delle migliori erbe che provengono da tutto il mondo e poi essiccate naturalmente.
  • Ogni erba o composto da essa derivato viene bagnata con un mix idroalcolico (alcool puro più acqua) e poi macerata a 55 o 60 gradi per una notte.
  • Tale composto ora macerato viene successivamente pressato in dei torchi che in base alla pressione consentono di avere infusi diversi, molto intensi e con aromi profumati.
  • Gli infusi, poi, vengono dosati e uniti ad oli essenziali, ancora alcool puro e acqua e poi tutta la miscela viene fatta decantare lontano da umidità e sole fino a 3 o 4 mesi, periodo in cui le componenti più pesanti vanno sul fondo e quelle più leggere in superficie. Il cuore di questo estratto è l’ingrediente fondamentale dell’Amaro Lucano.
  • Al composto si uniscono acqua, zucchero, alcool e caramello che creano il liquore. Ci sono poi tutti i controlli del caso e solo il prodotto che supera tutti i test viene filtrato in serbatoi in Inox, per poi essere sottoposto ad altri controlli e – se superati – essere imbottigliato.

La meticolosità di questa lavorazione ha fatto sì che l’Amaro Lucano ottenesse le certificazioni ISO 9001/2008, EMAS e IFS.

 



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AMARO LUCANO
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