Gli italiani non accettano di rinunciare alle proprie ferie lontano da casa, nonostante le ristrettezze economiche imposte dal periodo storico. Agosto 2013 è stato trascorso per la maggiore in località dove sono presenti agriturismi, lungo tutta la penisola. Forse si tratta di un tipo di vacanza meno dispendiosa di altre, ma non per questo meno interessante. L'Italia è famosa in tutto il mondo per la bontà e l'originalità del proprio patrimonio eno-gastronomico, un fascino che non perde di magnetismo nemmeno verso gli autoctoni.
Buone notizie quindi per l'economia del Paese, dando uno sguardo ai dati c'è da ben sperare. In tutta Italia gli agriturismi mettono a disposizione circa 400 mila posti a tavola, 200 mila posti letto e tantissime attività collegate alla vita agreste e di campagna.
Dove sorgono quindi più di frequente gli agriturismi italiani? Il 45% si trova al Nord, il 34% nelle zone centrali e il 20% invece nel Sud Italia. Toscana e Alto Adige sono le regioni che attestano un radicamento più profondo nel tempo. La Toscana, che recentemente si è fregiata di un altro primato, quello di regione con il maggior numero di prodotti tipici, si conferma come luogo ideale in cui l'accoppiata enogastronomia e turismo funziona alla grande. Sono diverse infatti le aziende o i borghi, da Castelfalfi nel Chianti a Pienza o San Quirico nella Val d'Orcia che propongono percorsi enogastronomici e degustazioni. Una tendenza che ovviamente si è diffusa anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Emilia-Romagna e Piemonte che, con oltre 1000 aziende, di certo non perdono il loro tempo. In Campania, Lazio, Sardegna e Marche invece con le loro 700 aziende complessive sembrano reggere bene il confronto.
Generalmente gli italiani che decidono di viaggiare e trascorrere le proprie ferie in un agriturismo lo scelgono tramite internet (46%). Non bisogna poi dimenticare un fattore importante: la campagna è anche fonte di lavoro e reddito, oltre che di svago e vita bucolica. Molti sono i giovani e i meno giovani che, cercando lavoro, si avvicinano agli antichi mestieri della raccolta della frutta o al lavoro dei campi. Per questo motivo le assunzioni di giovani nelle professioni agricole sono in crescita, con un +9%.
Il Pil italiano poi manifesta un aspetto sensazionale, almeno per i tempi che si stanno vivendo. Dall'agricoltura proviene infatti un buon guadagno e una discreta quantità di lavoro, ovviamente meteo permettendo. Inoltre molte delle più nuove aziende agrituristiche, spesso alimentate e guidate da giovani, mettono in piedi e portano avanti iniziative di riscoperta del territorio. Un vecchio modo di fare economia reso nuovo: con la freschezza di chi non si arrende e vuole creare, da un Paese che sembra inaridirsi sempre più, una terra fertile e fruttifera.
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