Ralph Lauren: un marchio di stile

Lo scrittore americano Ernest Hemingway, premio nobel per la letteratura, scrisse che «La giusta maniera di fare, lo stile, non è un concetto vano. È semplicemente il modo di fare ciò che deve essere fatto. Che poi il modo giusto, a cosa compiuta, risulti anche bello, è un fatto accidentale». Avere stile non è, dunque, soltanto questione di coerenza e personalità, ma di responsabilità e dovere. È un errore, dunque, ritenere la moda soltanto un fatto estetico.

Dietro ogni maison, alle spalle di stoffe, disegni e materiali ci sono persone, lavoro e grandi idee. È per questo che Ralph Lauren è molto più di un semplice marchio. Fondata negli anni Sessanta, la fashion house Ralph Lauren prende il nome dal suo ideatore, uno stilista americano che iniziò la sua impresa vendendo cravatte. La prima boutique a suo nome apre nella città di New York nel 1969. Solo due anni dopo Lauren apre una seconda boutique a Beverly Hills.

Dieci anni dopo si estende a Londra e poi a Miami, Tokyo, Parigi e Milano. In pochi anni il nome Ralph Lauren diventa, così, internazionale. Il merito è di uno stile particolare che l'ha reso celebre in tutto il mondo. Parliamo dello stile Polo Ralph Lauren, un tipo di abbigliamento ispirato all'omonimo sport equestre. Le polo sono delle t-shirt con colletto, ideate dal tennista francese René Lacoste negli anni Venti. Il termine polo, utilizzato per indicare le magliette da tennis, fu adottato successivamente anche per il classico abbigliamento da golf.

Se Lacoste ha avuto il merito di inventare la prima polo (a cui aggiunse il celebre coccodrillo), fu però Ralph Lauren a consacrarne lo stile quando, negli anni Settanta appunto, lanciò una linea casual con quel nome. Non soltanto un capo d'abbigliamento, dunque, ma un'idea. A dimostrazione che la moda non è affare futile e superficiale, ma un'impresa che ha alle spalle lavoro, impegno e fantasia.



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Ralph Lauren
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