Una proposta del Movimento Cinque Stelle, firmata dal deputato Claudio La Rocca porterà presto in Sicilia e sancito a livello istituzionale, il modello dell’albergo diffuso.
L’albergo diffuso è già stato sperimentato con successo in altri luoghi e permette di recuperare il patrimonio edilizio dei centri storici spopolati, alloggiando i turisti in abitazioni dei centri e fornendo loro a pochi metri, zone con aree comuni e servizi accessibili.
Il vantaggio di questo modello di turismo per i visitatori è quello di immergersi completamente in una esperienza di viaggio completa e nella vita del luogo, mentre per il territorio il vantaggio principale è la valorizzazione del patrimonio esistente senza consumare altro suolo.
Nel sud Italia troppi paesaggi meravigliosi sono stati distrutti in nome di un turismo usa e getta fatto di cemento armato e costruzioni abusive, e se si vuole puntare al rilancio economico di una regione come la Sicilia, che potrebbe vivere di turismo tutto l’anno, si deve cercare di fare spazio ad iniziative del genere.
Che senso avrebbe infatti aumentare il flusso turistico e dover costruire nuovi mega hotel, inquinando e sconvolgendo l’ambiente, quando paesini con millenni di storia cadono nell’abbandono?
Immaginatevi invece di passare le vacanze a Lipari, Alicudi o Pantelleria tra le offerte proposte da EolieHouses.it o da uno dei diversi affitta camere delle isole per esempio e di soggiornare in una antica casa con le mura di pietra, scendere di mattina per fare colazione ed avviarsi verso il bus per le escursioni passando tra vicoli stretti e strade di pietra, mentre il paesino si risveglia, le signore anziane annaffiano le piante sui balconi, stendono i panni, e dalle finestre di case e porte di bar si sprigiona quell’inconfondibile odore di caffè.
Sicuramente la vacanza prenderebbe un altro significato, e tra pietre millenarie e case forse altrettanto antiche, interi paesini si riprenderebbero economicamente e demograficamente, fermando l’esodo verso aree urbane o verso nuove zone residenziali che rendono dispersa a frammentata la popolazione già esigua.
Un modello, quello dell’albergo diffuso, che apre la strada al settore culturale, artigianale ed artistico ed a quello enogastronomico, che con un afflusso costante di visitatori in un luogo concentrato e fatto sapientemente a misura d’uomo, come lo sono i centri storici ed i borghi antichi, avrebbero maggiori possibilità di mostrare ad un pubblico diverso ed internazionale eccellenze locali.
Se gli alberghi diffusi prendessero veramente piede in Sicilia e avessero una maggiore diffusione in Italia, potrebbero di per se stimolare una domanda turistica un poco sopita rispetto al passato, offrendo una alternativa caratteristica, unica e di qualità.
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