“Backpackers”: viaggiare alla scoperta del mondo (zaino in spalla) - Australia

La tendenza di vivere la vacanza in modo diverso: scomoda, a risparmio e lavorando! Insomma, una vera e propria tappa della vita che non si dimenticherà.


Backpackers

Backpackers
Chi è il backpacker? Cominciamo con lo spiegare da dove deriva il termine: il “backpack” è il grosso zaino che si utilizza per i lunghi viaggi in giro per il mondo. Il backpackers è, naturalmente, colui che lo usa. L’esemplare tipico non è certo il borghese avvezzo all’hotel 5 stelle super-lusso con mille servizi annessi e tutte le comodità possibili ed immaginabili. Tutt’altro!

Il tipico elemento da backpack è un ragazzo, di età che varia tra i 19 ed i 25 anni, amante dell’avventura e dei viaggi e con forte preponderanza al…risparmio.

Filo conduttore di questo genere di viaggiatori è proprio la ricerca del risparmio; alloggio in campeggio con tende e stuoie, furgoni che fungono sia da mezzo di trasporto che da posto-letto (il mitico VW TYP2 cosiddetto “Samba Bus”) e, quando va bene, ostelli della gioventù con tv e internet. Gli spostamenti avvengono rigorosamente in Interrail, autostop o sui ponti delle navi.

Meta preferita: l’Australia. I motivi della scelta possono essere numerosi e tutti validi: intanto la geografia del Paese e le diversità generali: cultura, natura, mare e montagna insieme, in un clima sempre favorevole. Poi, la moneta che privilegia i ragazzi provenienti dagli stati dell’Euro (1 Aud = 0,60 euro circa). Anche se le cose forse più importanti sono la lingua e le offerte di lavoro; tre mesi presso una farm a cogliere frutta permette un visto di 2 anni per muoversi liberamente nel Paese.

La semplicità stessa di ottenere visti (a tempo determinato, però) è condizione utile e necessaria che va a favore dell’Australia quale meta preferita dai nostri eroi backpackers.


backpack viaggiare

backpack viaggiare
Le nazioni più rappresentate sono Giappone e Canada, ultimi della lista Spagna e, indovinate un po’? Italia! La causa, come si legge in un’intervista a un ragazzo italiano nel Paese dei canguri, è dovuta alla realtà del fatto che siamo “mammoni”, accomodati e difficilmente allontanabili dalle mura domestiche; oltre al fatto che siamo assolutamente poco inclini a situazioni spartane e alla vita poco agiata.

Non solo, quei pochi che evadono dal Bel Paese hanno il non invidiabile primato, tra i “colleghi” delle altre parti del mondo, di essere i “peggiori parlatori d’inglese”. Anche in questo, ci fanno compagnia i cugini spagnoli.

Ciò per cui siamo apprezzati sono naturalmente pasta, caffè e moda.


I backpackers di tutto il mondo sono come una grande famiglia sparsa per il globo; quando s’incontrano si riconoscono e si aiutano l’un l’altro. I più vecchi su un territorio consigliano e guidano i nuovi arrivati, per un passaggio di testimone per niente simbolico.
Non solo; i backpackers hanno un loro segno di riconoscimento che li lega e li distingue dai normali viaggiatori, anche “visivamente”: si tratta di un braccialetto di gomma giallo con la scritta “Let The Journey Begin”: tradotto, suona più o meno “sono anch’io un backpacker”.

Non solo una formalità e un segno di riconoscimento, ma un vero e proprio lasciapassare che in alcuni posti permette di usufruire di free internet, sconti per i pasti e altre agevolazioni.


backpackers australia
backpackers australia
I vantaggi dell’essere un backpackers sono indubbiamente tanti: viaggiare e conoscere il mondo, farsi le ossa fuori dal recinto di casa e, soprattutto, migliaia di amicizie eterogenee, multirazziali e multiculturali. Lama a doppio taglio questa, che causa addii prematuri e amicizie labili e fugaci causate da una repentina partenza verso nuove mete e nuove scoperte.


Rimanendo in tema di backpackers, Australia e giovani vi consiglio il sito di Luca, giovane speranzoso e con tanta voglia di fare che ha pensato (bene) di tentare la via di Sidney in cerca di fortune professionali, attratto dalla semplicità e snellezza burocratiche e ampi margini di tentativi che vengono concessi ai giovani, di qualsiasi provenienza essi siano, in Australia.


Questo il suo sito web dove potrete monitorare costantemente l’evolversi della sua “vita zaino in spalla” e leggere l’Australia da un nuovo punto di vista.

LUCA SANCHIONI - UN ITALIANO IN Australia
C'è anche la Facebook, Mr. Luca

Per concludere, riassumiamo che il backpackers standard deve assolutamente essere un’amante della libertà e, cosa più difficile, della solitudine. E’ vero che alcuni di loro viaggiano in gruppetti, ma per vivere il vero spirito della vacanza “zaino-in-spalla” non bisogna avere condizionamenti ed essere da soli…

…col proprio “backpack” ! Alla scoperta di un mondo unito e senza confini.

 

@matteogaro
#backpackers


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